Dicembre, sono fuori corso, ho ancora pochi esami, giuro. Ne ho appena fatti due, mi sono meritato una vacanza, una piccola fuga per festeggiare un 28 e un 30 e ricaricare le pile. Così chiamo Giorgio, il miglior compagno di viaggi di sempre, e prenoto un weekend lungo a Siviglia. Tapas, stradine adorabili e mucha fiesta, la città perfetta in questo momento.
Partenza lampo e dopo 48 ore dalla nostra telefonata atterriamo in Andalucia. Arriviamo in un B&B nel Barrio Santa Cruz, una ragnatela di fantastici palazzotti antichi bianchi e viuzzole strette. Il B&B è davvero adorabile, tipica architettura locale, peccato però che al check-in ci cosegnano un solo mazzo di chiavi, di quelli belli antichi, con tanto di mega portachiavi in ottone. Vintage, vero, ma certamente poco pratico.
Lasciate le valigie in camera ci catapultiamo nella movida locale: cerveza y tapas, giusto per iniziare. Dopo una lunga cena ci spostiamo verso la parte più moderna della città ed entriamo in discoteca: uno, dos, tres chupitos, musica latina e iniziamo a ballare. Mi sento pesante, ma perché? Il malloppo in tasca, il mega mazzo di chiavi! Dopo averlo sopportato tutta la serata lo smollo a Giorgio, un po’ per uno non fa male a nessuno, no?! Poco dopo ho un’improvvisa apparizione divina. No, non sono gli effetti dell’alcol, ma una ragazza: mora, occhi verdi e un sorriso pazzesco. Mi presento con un goffo “Hola qué tal?” e per fortuna ho intuito bene: è andalusa! Mi lancio nella conversazione, aiutandomi con qualche tipico stereotipo: pizza, sangria e corrida. Isabel, così si chiama, ride molto, le sono simpatico. Così, dopo qualche piruetta, le propongo di farmi da guida per un tour notturno tra le strade deserte della città. Accetta!
Tutto molto romantico: io italiano, lei spagnola, le luci, i vicoli, la Torre de oro. È il mio giorno fortunato, la bacio, e che bacio! La nostra chiacchierata continua, i nostri baci aumentano. Ci ritroviamo a due passi dal mio B&B e le propongo di dormire con me, accetta! Invio un messaggio a Giorgio: “non tornare prima di due ore”. Arriviamo al B&B e, maledizione, le chiavi! Quel maledetto, enorme, mazzo di chiavi! L’ho sopportato una serata intera, perché mai l’ho smollato a Giorgio?
Isabel coglie tutte le mie imprecazioni, anche se in perfetto dialetto. È infastidita, mi spara una raffica di frasi in spagnolo che non capisco e va via. Mi pianta lì, alle 4 del mattino, nel Barrio Santa Cruz. Le chiavi, maledette chiavi, possibile che nel 2019 c’è ancora chi le usa in un B&B??!!